Il futuro del Regno rimane nell’incertezza
I cartelli rossi del Sistema Sanitario Nazionale (NHS) tappezzano le fermate degli autobus e i luoghi di maggior assembramento di persone. ‘Stay safe‘ è ormai un invito che passa inosservato agli occhi dei pendolari e dei pochi studenti che ogni giorno assistono d persona alle lezioni.
Nello stesso modo in cui è cambiata la morfologia delle città del regno, sta cambiando anche il morale dei cittadini e degli amministratori locali che si mostrano spazientiti nei confronti delle chiusure messe in atto nel nord-ovest dell’isola. La goccia che ha fatto traboccare il vaso in diverse contee è il sistema a tre livelli messo in atto dal governo Johnson che propone misure differenziate in base alla diffusione del virus nelle varie aree del paese.
Se l’area è al livello 1 si applicherà la ‘regola dei 6’, ovvero la possibilità di aggregarsi per un massimo di sei persone e la chiusura dei locali alle 10 di sera.
Il secondo livello è il più diffuso e include le misure del livello uno con l’aggiunta del divieto di mescolarsi con altri nuclei familiari all’interno delle abitazioni private. La regola però non proibisce di vedersi in pub, ristoranti e bar che però possono diventare un veicolo per la diffusione del Coronavirus. Ad oggi Londra è sotto questo regime di allerta.
Il livello più alto attualmente proibisce di mescolarsi all’aperto o al chiuso con altri nuclei familiari e predispone la chiusura dei pub a meno che non siano in grado di operare come ristoranti. In aggiunta alle persone è vivamente sconsigliato di viaggiare dentro e fuori a queste aree del paese. Al momento queste ultime misure più restrittive hanno suscitato lo sconcerto dei governi locali delle aree di applicazione che accusano il governo di non aver trovato soluzioni abbastanza forti per bilanciare le perdite delle attività commerciali dovute dal lockdown.
Tuttavia nonostante queste nuove misure la curva dei contagi nel Regno Unito non sembra stabilizzarsi, nelle ultime 24 ore sono 22.885 i positivi su 261.855 test effettuati.
Il governo inglese ha annunciato che in vista di un lockdown diffuso si prenderà cura degli studenti costretti a rimanere in casa garantendo a tutti un pasto completo al giorno. Questo per sopperire alla chiusura delle mense scolastiche nei territori dove la didattica potrà essere spostata a distanza. Il futuro delle scuole del regno rimane nell’incertezza mentre gli istituti lamentano la mancanza di supporti digitali per gli studenti.
Intanto nelle menti degli inglesi il Natale si avvicina. Chi non si è già rassegnato a non rivedere parenti e amici spera in un miglioramento che purtroppo tarda ad arrivare.